Disturbo d’ansia generalizzata

  Il disturbo d’ansia generalizzata è caratterizzato dalla presenza di ansia persistente ad andamento cronico. L' attesa apprensiva (tensione psichica, preoccupazione) con anticipazione pessimistica di eventi disastrosi per sé o per i propri familiari rappresenta il sintomo cardine del disturbo, a cui si accompagnano segni di tensione fisica, iperattività neurovegetativa e disturbi cognitivi come scarsa concentrazione e facile distraibilità.

  I pazienti affetti da questo disturbo appaiono cronicamente ansiosi ed apprensivi, versano in uno stato di eccessiva preoccupazione per le circostanze quotidiane che comporta una condizione di allarme ed ipervigilanza tale da rendere la vita "impossibile": «Non posso più accendere il televisore, si sentono tante brutte notizie, ho la sensazione che possano capitare anche a me. Mi riesce difficile anche uscire, devo fare uno sforzo notevole per non pensare a mio figlio che è a scuola, potrebbe succedergli qualcosa; sono terrorizzata ogni qualvolta sento la sirena di un'ambulanza, penso che possa essere successo qualcosa di terribile ad un mio familiare».

  Il GAD è un disturbo di comune osservazione (le stime per la prevalenza ad un anno variano dal 3 all'8%), soprattutto nella medicina generale ma solo un terzo dei pazienti con GAD si rivolge allo specialista. La componente somatica del disturbo motiva infatti i pazienti a consultare il proprio medico di famiglia, l'internista, il cardiologo, lo pneumologo, il gastroenterologo, e solo in ultima istanza lo specialista dei disturbi psicologici. Risultano tuttavia relativamente pochi i pazienti che accettano la diagnosi di GAD ed un trattamento appropriato; è più frequente la ricerca di ulteriori e sempre più numerosi consulti specialistici con frequente ricorso a strutture sanitarie.

  L'età di esordio, indicata nella fanciullezza e nell'adolescenza, è tuttavia difficile da definire con esattezza in quanto la maggior parte dei pazienti ha la sensazione di "essere stato sempre ansioso", riconoscendosi una particolare struttura di personalità; non è comunque infrequente l'esordio dopo i 20 anni. Circa il 60% di coloro che soffrono di GAD sono donne.

  Il decorso appare tendenzialmente cronico, con andamento fluttuante e fasi alterne di riacutizzazione, soprattutto in concomitanza con eventi stressanti.

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