IL PIACERE NEGATO                    

 

La sessualità è una sfera dell’esistenza umana estremamente carica di emozioni, affetti e sentimenti. Esprime la nostra parte più profonda ed intima e la capacità di comunicarla all’altro. Per questo è un ambito così delicato, che può essere fonte di piacere, ma anche di timori e di sofferenze. Queste si possono manifestare in diversi modi: un calo del desiderio, ansia da prestazione, un’insufficiente gratificazione, sensazioni dolorose associate al rapporto, specialmente nella donna, con inevitabili ripercussioni sulla vita di relazione.

 

Quali possono essere le cause delle difficoltà sessuali?

Possono influire problemi di natura organica come quelli ginecologici – urologici, ormonali, neurologici o il diabete; anche alcuni disordini psichiatrici come la depressione o l’anoressia, l’utilizzo di alcuni farmaci (per es: antiipertensivi), psicofarmaci (neurolettici, antidepressivi, ansiolitici) e l’abuso di alcol e droghe possono alterare il desiderio e il funzionamento sessuale.

Non vanno dimenticati, inoltre, alcuni tabù socioculturali che hanno per molto tempo influenzato le convinzioni, le aspettative, le regole e le valutazioni circa la sessualità e il piacere e che possono tuttora condizionare l’individuo nel vivere una sessualità poco serena.

Nella maggior parte dei casi, comunque, è nella relazione di coppia che va ricercata l’origine della difficoltà sessuale.

 

Come cambia la sessualità nella coppia e che significato può assumere il problema sessuale?

La vita di coppia è un’altalena di alti e bassi. I partner durante l’innamoramento vivono uno stato di idillio e di perfezione, ma, se vorranno che la loro relazione duri, dovranno ridimensionare le loro aspettative idealizzate che coinvolgono anche la sessualità, poiché essa subirà necessariamente delle modifiche nel corso del tempo: dall’eccitazione e dal desiderio iniziale si passa ad una fase in cui predominano il calore, l’affetto e la fiducia, dove i rapporti sessuali diminuiscono, ma danno la gratificazione che deriva da un’intesa e da una conoscenza approfondita. I rapporti diminuiscono ma non si interrompono del tutto! Altrimenti ci troviamo quasi sempre di fronte ad una problematica sessuale ed essa rappresenta la punta di un iceberg  che segnala un problema affettivo. E’ il caso, per esempio, dei partner che dopo l’iniziale periodo di passionale coinvolgimento hanno smesso di alimentare la loro relazione, lasciandola cadere completamente nella routine, nella noia, nell’indifferenza, oppure, al contrario l’hanno alimentata, però, in un’escalation di rabbia e conflittualità. A sua volta, la mancanza prolungata di contatti intimi produce distanza o rancore e si crea, così, un circolo vizioso.

 

Non tutto è perduto

A questo punto solitamente o si va avanti per “inerzia” oppure si pone fine alla relazione. Tuttavia, alcuni pensano che sia possibile recuperare una sintonia perduta. Mettendosi in gioco prima di tutto, cercando di rinnovarsi, di comunicare, di capire, di accettarsi. A volte, però, se l’interazione è diventata molto distruttiva, serve un aiuto ulteriore. Se la sofferenza sessuale non ha origini organiche o intrapsichiche, che vanno rimandate al medico curante o alla psicoterapia individuale, la psicoterapia di coppia rappresenta il trattamento elettivo. I due partner vengono incoraggiati a  sostituire le critiche e le accuse reciproche con la consapevolezza del contributo che ciascuno fornisce all’interazione negativa e, acquisendo i mezzi per rapportarsi in maniera più positiva e costruttiva, potranno in seguito anche riprovare il piacere di desiderarsi ancora.

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