INCENERITORE: CONSEGUENZE PSICOLOGICHE
Accanto alle problematiche connesse alla salute fisica è bene considerare anche eventuali conseguenze di tipo psicologico ed emotivo che la costruzione di un inceneritore nelle immediate vicinanze della propria abitazione potrebbe provocare:
La paura L’aumento dell’inquinamento e la conseguente paura per la salute nostra e dei nostri bambini, la minaccia per l’ambiente, l’incertezza per il futuro possono generare preoccupazioni che, nelle persone predisposte, facilmente si traducono in uno stato di ansietà e depressione, con modifiche più o meno sostanziali della qualità della vita.
Il fatalismo Coloro che tendono ad affrontare con apparente indifferenza, sfiducia e rassegnazione il progetto di realizzazione dell’impianto definendosi “fatalisti”, in realtà probabilmente, rimanendo disinformati, arrendevoli e passivi si difendono dall’ansia sopraffacente che scaturirebbe da un più attivo coinvolgimento. Tuttavia, quest’atteggiamento ha lo svantaggio di impedire alle persone di impegnarsi concretamente affinché venga evitata la costruzione dell’impianto, rimandando la gestione dello stato ansioso in un momento successivo alla realizzazione dello stesso.
La rabbia L’inceneritore è un oggetto che ha una forte rilevanza sociale: si pone al centro di conversazioni, di confronti e dibattiti fra le persone che, attraverso questi scambi comunicativi, costruiscono collettivamente il senso da attribuire all’oggetto in questione, un senso che, esaminando i costi e i benefici dell’impianto, è arduo trovare. Centrale è, di conseguenza, un’emozione di rabbia e l’indignazione per dover eventualmente subire una decisione ritenuta iniqua e non necessaria. Una rabbia che può trovare espressione in contestazioni collettive, che rappresentano per i cittadini un’irrinunciabile opportunità di far valere il diritto alla tutela della loro salute fisica e psicologica. |